Dopo ben 15 anni, sono appena state apportate delle nuove (ed importanti) modifiche che citano esplicitamente l’inclusione dell’autismo nei LEA.
I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sono le prestazioni ed i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).
Così come riportato sul portale ufficiale del Ministero della Salute, i LEA sono organizzati in tre grandi aree:
- l’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro, che comprende tutte le attività di prevenzione rivolte alle collettività ed ai singoli (tutela dagli effetti dell’inquinamento, dai rischi infortunistici negli ambienti di lavoro, sanità veterinaria, tutela degli alimenti, profilassi delle malattie infettive, vaccinazioni e programmi di diagnosi precoce, medicina legale)
- l’assistenza distrettuale, vale a dire le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio, dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani e ai malati gravi ai servizi territoriali consultoriali (consultori familiari, SERT, servizi per la salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili, ecc.), alle strutture semiresidenziali e residenziali (residenze per gli anziani e i disabili, centri diurni, case famiglia e comunità terapeutiche)
- l’assistenza ospedaliera, in pronto soccorso, in ricovero ordinario, in day hospital e day surgery, in strutture per la lungodegenza e la riabilitazione, e così via.
Finalmente, quindi, nei Lea versione 2017 entra anche l’autismo: il documento recepisce infatti integralmente la legge 134 del 2015, che prevede diagnosi precoce, cura e trattamento individualizzato, integrazione nella vita sociale e sostegno per le famiglie. Insomma, da quanto promesso, c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno: dalla diagnosi precoce all’assistenza per soggetti autistici adulti (troppo spesso dimenticati).
Inoltre spesso si sente che i nuovi Lea sono già in vigore, ma di fatto mancano il visto della Corte dei Conti, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e l’adeguamento delle singole ASL per l’applicazione. Si spera almeno che non ci sia un ulteriore slittamento della reale entrata in vigore, slittamento che ormai si protrae da un paio di anni, visto che si tratta anche di una buona carta da giocarsi nelle ormai prossime elezioni.
Chi, come me, si occupa di autismo sa bene di quanto sia importante riempire le tante lacune presenti nel sistema sanitario nazionale e nell’approccio in generale in Italia all’autismo: sono rare le diagnosi precoci così come è scarso l’intervento con gli adolescenti, fino a divenire inesistente in età adulta.
L’unica mia perplessità riguarda l’aspetto della copertura finanziaria dei nuovi LEA, e di come siano stati stimati e ripartiti i fondi. Sulla carta rappresentano un’importante svolta sanitaria ma ho dei dubbi sull’adeguatezza della copertura finanziaria. Non capisco come si sia potuta fare una previsione di spesa visto che non esistono stime ufficiali del numero di casi di autismo in Italia. La stima complessiva di spesa è minore di 772 mila euro e, guardando le singole voci di spesa, ben poco è stanziato per l’autismo.
Buongiorno,
ho trovato molto interessante quanto da lei scritto.
Sono la mamma di un ragazzo affetto da Asberger, e posso garantire che non è
facile. Per l’amor di dio, mio figlio è autonomo, fa un corso professionale con tanto di stage in pasticceria, ma per quanto riguarda l’aspetto relazionale è un disastro, anche perchè a 18 anni mi dice che lui vorrebbe farsi una famiglia e avere dei figli, e io come mamma lo tranquillizzo ma effettivamente non so cosa aspettarmi.
Cortesemente che lei sappia in MIlano o provincia ci sono strutture come la sua.
La ringrazio e mi scuso per lo sfogo. Cordiali saluti
Gentile Signora
non si scusi per lo sfogo, anzi la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza.
Su Milano può fare riferimento all’Associazione ARTELIER del dott. Giuseppe Pozzi.
Troverà tutte le informazioni sul seguente sito: http://www.artelier.org/
Cordiali saluti
Rosaria Ferrara